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il cinema italiano ha più potenzialità di un "manuale d'amore"? |
dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 02-02-2007 14:44 |
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intendo dire: questi due manuale d'amore sono stati bei film, sono piaciuti e anche il successo finanziario e di affluenza nelle sale è stato forte.
e dico manuale d'amore per dire altre commedie non natalizie che piacciono.
però secondo voi il cinema italiano può fare film coinvolgenti che non si limitino però a raccontare sempre storie di crisi o di situazioni sentimentali?
può il cinema italiano cercare di non adagiarsi sempre su queste storie a loro modo facili?
e può il cinema italiano tornare a fare in modo che un carlo verdone esca fuori dagli schemi del cinquantenne con vicissitudini familiari che litiga con la moglie gesticolando istericamente?(per quanto è un clichè sempre divertente)
soprattutto il cinema italiano può spendere meglio il quantitativo di pellicola(nel senso sottraendolo a inquadrature pubblicitarie su cellulari e navigatori satellitari)
pupi avati ha detto di recente che il cinema italiano non riesce più a creare tendenze, coinvolgimenti generazionali(al di là dei cellulari tim)ed è ostacolato dalla tv.
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quentin84
Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 02-02-2007 15:23 |
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I problemi del cinema italiano non sono certo creativi. I buoni autori e le storie interessanti non mancano: ho già parlato di Antonio Capuano e Francesca Comencini, ma si possono citare Sorrentino,(di cui però non ho ancora visto niente), Salvatores e Sergio Rubini (come regista intendo): il suo L'anima gemella era una bellissima favola surreale, un vero esempio di realismo magico ambientato in una Puglia passionale e vera e devo ancora vedere La terra . Tra i nostri registi migliori si possono ricordare anche Soldini e Gianni Amelio, due che come gli altri da me citati, non fanno le solite commediole sentimentali ma raccontano il presente con uno sguardo personale e intelligente.
Il problema, allora, forse sta nel fatto che questi film raramente riescono a raggiungere un vasto settore di pubblico (altri come Saimir di Francesco Munzi, il pubblico non l'hanno proprio raggiunto), le colpe sono molteplici: i distributori che preferiscono investire su film ritenuti di facile incasso (filmoni americani, cinepanettoni e muccinate varie), il pubblico che è meno stupido di quanto sembra (vedi il successo di Pane e Tulipani di Soldini), ma non è mai intelligente come vorremmo (vedi gli insuccessi di Sorrentino e i megaincassi di cinepanettoni e muccinate), la mancanza di produzioni indipendenti a parte Fandango e la Sacher di Moretti che però non riescono a mettere in crisi il duopolio Medusa-RaiCinema..potrei continuare all'infinito, ma non voglio annoiare anche perchè non intravedo facili soluzioni all'orizzonte. |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 02-02-2007 15:37 |
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quote: In data 2007-02-02 15:23, quentin84 scrive:
I problemi del cinema italiano non sono certo creativi. I buoni autori e le storie interessanti non mancano: ho già parlato di Antonio Capuano e Francesca Comencini, ma si possono citare Sorrentino,(di cui però non ho ancora visto niente), Salvatores e Sergio Rubini (come regista intendo): il suo L'anima gemella era una bellissima favola surreale, un vero esempio di realismo magico ambientato in una Puglia passionale e vera e devo ancora vedere La terra . Tra i nostri registi migliori si possono ricordare anche Soldini e Gianni Amelio, due che come gli altri da me citati, non fanno le solite commediole sentimentali ma raccontano il presente con uno sguardo personale e intelligente.
Il problema, allora, forse sta nel fatto che questi film raramente riescono a raggiungere un vasto settore di pubblico (altri come Saimir di Francesco Munzi, il pubblico non l'hanno proprio raggiunto), le colpe sono molteplici: i distributori che preferiscono investire su film ritenuti di facile incasso (filmoni americani, cinepanettoni e muccinate varie), il pubblico che è meno stupido di quanto sembra (vedi il successo di Pane e Tulipani di Soldini), ma non è mai intelligente come vorremmo (vedi gli insuccessi di Sorrentino e i megaincassi di cinepanettoni e muccinate), la mancanza di produzioni indipendenti a parte Fandango e la Sacher di Moretti che però non riescono a mettere in crisi il duopolio Medusa-RaiCinema..potrei continuare all'infinito, ma non voglio annoiare anche perchè non intravedo facili soluzioni all'orizzonte.
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infatti, sono lemajor monopolistiche che oscurano il cinema "alternativo".
attenzione: non è un problema da poco.
perchè il cinema italiano intelligente non è morto.
il cinema italiano è oscurato da circuiti potenti, il che è ben diverso dal dire(come molti dicono) che è morto.
e certamente anche il pubblico dovrebbe incuriosirsi anche su quei film oscurati persino con le grandezze ridotte delle locandine, nelle pagine degli spettacoli dei quotidiani.
sul fatto soluzioni all'orizzonte: io invece mi auguro che una soluzione la si trovi. |
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RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13088 Da: genova (GE)
| Inviato: 02-02-2007 16:25 |
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quote: In data 2007-02-02 14:44, dan880 scrive:
intendo dire: questi due manuale d'amore sono stati bei film, sono piaciuti e anche il successo finanziario e di affluenza nelle sale è stato forte.
e dico manuale d'amore per dire altre commedie non natalizie che piacciono.
però secondo voi il cinema italiano può fare film coinvolgenti che non si limitino però a raccontare sempre storie di crisi o di situazioni sentimentali?
può il cinema italiano cercare di non adagiarsi sempre su queste storie a loro modo facili?
e può il cinema italiano tornare a fare in modo che un carlo verdone esca fuori dagli schemi del cinquantenne con vicissitudini familiari che litiga con la moglie gesticolando istericamente?(per quanto è un clichè sempre divertente)
soprattutto il cinema italiano può spendere meglio il quantitativo di pellicola(nel senso sottraendolo a inquadrature pubblicitarie su cellulari e navigatori satellitari)
pupi avati ha detto di recente che il cinema italiano non riesce più a creare tendenze, coinvolgimenti generazionali(al di là dei cellulari tim)ed è ostacolato dalla tv.
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Ed infatti proprio su Pupi Avati volevo andare a parare: ci sono ancora registi con un po' di cervello. "Regalo di Natale" e "Rivincita di Natale" erano due film ottimi, per esempio.
Il Cinema italiano avrebbe eccome le potenzialità.....ma, riepeto, manca la volontà e la voglia di tirare fuori i soldi. E la politica tarpa le ali agli artisti.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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eltonjohn
Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 02-02-2007 22:45 |
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jimbo80
Reg.: 13 Mar 2007 Messaggi: 4 Da: massa e cozzile (PT)
| Inviato: 14-03-2007 14:48 |
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Dal mio punto di vista il cinema italiano difficilmente potrà uscire dai nostri confini,in quanto le nostre produzioni non interessano all'estero, o meglio in america (anche perchè se dobbiamo fare concorrenza ai film francesi o giapponesi o indiani o che altro, preferisco che il nostro cinema rimanga in Italia) dato che è uno o il fulcro del cinema mondiale.
Il motivo per cui affermo che il ns cinema difficilmente emergerà a livello internazionale è dovuto anche alla qualità degli attori, che sebbene alcuni non siano per nulla male sono adatti solo a fare alcuni generi di ruoli; vedi Accorsi,magari mi sbaglio, ma il motivo per cui debba sempre fare un certo tipo di personaggio mi fa pensare che non sia capace di fare altro.
Un altro esempio ( e mi pesa farlo perchè penso sia uno dei migliori in circolazione) è Haber, lo avete mai visto fare una parte che non sia una persona piena di problemi o peggio ancora di uno "sfigato"?!!!(non è offensivo ma solo per rendere l'idea del tipo di personaggio, anche perchè lui a teatro ti fa veramente emozionare).
Sono concorde con chi ha detto anche che non si investe abbastanza sul nostro cinema, esempio lampante Muccino che è andato in America e si è parlato di candidaura agli oscar.
Ormai penso che solo una crisi nera del cinema americano possa darci una mano a emergere in campo internazionale. |
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dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 14-03-2007 16:09 |
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gassman, tognazzi, sordi, mastroianni e manfredi purtroppo sono morti.
monicelli e scola ancora realizzano qualche film.
ma forse ha ragione dino risi, che è l'unico che preferisce tenersi in inattività, anche se potrebbe ancora fare qualcosina: il cinema italiano non riesce più a raccontare i problemi veri di questo Paese.
Non riesce più a mettere alla berlina le problematiche attuali ricorrendo ad una comicità amara, cinica, provocatoria, intelligente, spiritosa.
è un cinema molto ristretto nei suoi confini delle tematiche sulle crisi di coppia e cose annesse.
anche se potrebbe sempre capitare che c'è una svolta.
alessandro haber, però, non penso vada associato all'attuale generazione di attori: anche se i suoi personaggi un pò si assomigliano caratterialmente, è un attore molto bravo con tempi comici abbastanza divertenti e brillanti.
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